Come si fa a diventare guida turistica In Italia?
Non bisogna credere che per fare la guida turistica basti amare la propria città e sapere un minimo d’inglese. La guida turistica è una professione vera e propria, che come tale, è disciplinata dalla legge n.135 del 29 marzo 2001, e per l’esercizio della quale c’è bisogno di essere in possesso di una licenza rilasciata dopo un esame di abilitazione alla professione.
Cosa c’è da sapere per fare la guida turistica?
Per superare l’esame di abilitazione, è necessario conoscere almeno una lingua europea (straniera), anche se, più lingue si sanno, meglio è. Data la crescente presenza di turisti russi, cinesi, giapponesi ed arabi, queste lingue sono anche le più richieste attualmente. Sono richieste inoltre delle conoscenze specifiche ed approfondite in campo culturale, storico-artistico, e naturalistico riguardanti l’ambito territoriale d’interesse.
Per completare una formazione a 360 gradi per quanto riguarda la professione di guida turistica, sarebbe opportuno avere delle conoscenze specifiche enogastronomiche, soprattutto correlate alle zone dove operiamo (Bologna, Firenze, e lago di Garda) dove i tour enogastronomici sono sempre più richiesti.
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Emilia Delizia ricerca guide turistice nelle seguenti città Bologna, Firenze, Venezia, Verona, Milano e Torino, Napoli e Roma nelle seguenti località : Cinque Terre, Langhe, Lago di Garda, Lago di Como, Lago Maggiore, se sei già una quida qualificata puoi mandarci i toui dettagli usando il formulario qui sotto.
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Panorama turistico italiano
Sebbene il settore turistico italiano difficilmente segue tendenze internazionali per quanto riguarda il turismo, sicuramente è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica. A maggio del 2014, gli stranieri in Italia hanno speso meno, mentre gli italiani all’estero hanno speso di più, secondo quanto riferito di recente da Bankitalia. Potrebbe sembrare strano ma com’è ormai risaputo, gli italiani preferiscono sempre di più recarsi all’estero, dato i che si possono trovare prezzi molto più vantaggiosi rispetto al turismo interno.
Ad agosto del 2014 Federalberghi ha presentato un rapporto in cui si evince che a risentire di più del calo del turismo interno sono le località orientate prevalentemente al turismo delle famiglie italiane, costrette dalla crisi a ridurre o cancellare le vacanze. Il dato positivo invece è rappresentato dall’arrivo di turisti stranieri in Italia, che segna un +2,5%.
Questi dati sono quelli sui quali chi vive di turismo e guide turistiche basano le loro strategie. È perciò necessario e conveniente concentrarsi prevalentemente sull’opportuna accoglienza di turisti stranieri, che ammirano il nostro patrimonio culturale ed enogastronomico. In questo senso va sottolineata l’importanza di avere delle guide turistiche competenti e preparate, mosse dalla passione e dall’amore per la propria terra. Persone che siano all’altezza del loro compito, e cioè, guidare i turisti alla scoperta delle nostre bellezze, della nostra storia, delle nostre tradizioni e della nostra cucina regionale, così varia e apprezzata in tutto il mondo. Si sta diffondendo sempre più, infatti, un vero e proprio turismo enogastronomico che unisce al piacere della vista anche quello del gusto. Città come Bologna, Firenze, Venezia e Roma sono le mete preferite dagli stranieri che restano incantati da ciò che vedono ma anche da ciò che mangiano. Se si vuole diventare guide turistiche bisogna essere in possesso dell’abilitazione e del patentino rilasciato dalle regioni, conoscere i monumenti, i musei, i siti archeologici, le aree protette (nel nostro caso, di città come Venezia, Firenze, Bologna, Roma e Napoli) e saper parlare almeno una lingua straniera.